giovedì 17 settembre 2015

Wind - Una grande giornata

Mi ha particolarmente colpito la visione del nuovo corto promosso da Wind, da pochi giorni presente in rete dal titolo Una grande giornata.
Dopo il successo del precedente film on line Papà, Wind vuole questa volta rappresentare il delicato e controverso legame tra uomo e tecnologia.
Colpisce come un'azienda di comunicazione ponga l'attenzione su come la tecnologia possa essere tanto amica dell'uomo tanto quanto possa isolarlo dal modo e dalla vita vera.
Il film è d'impatto, carico di emozione e sensibilità,con un ottima regia quella di Giuseppe Capotondi e con la realizzazione della Ogilvy & Mather Advertising


Il protagonista è un ragazzo di 12 anni indeciso se trascorrere la giornata davanti allo schermo di un device o giocare a calcio con i suoi amici,alla fine sceglie la vita vera trascorrendo cosi una giornata indimenticabile.
Sono una di quelle persone che pensa che la tecnologia e il nuovo modo di comunicare abbiano contribuito a migliorare la vita dell'uomo.
Con il mio smartphone posso essere aggiornata costantemente sugli avvenimenti che corrono nel mondo, posso prendere l'autobus controllando gli orari grazie alla relativa applicazione, posso rimanere in contatto con persone che abitano centinaia di chilometri da me e ogni mia curiosità puo' essere soddisfatta utilizzando google come motore di ricerca.
Tuttavia ritengo di conoscere o almeno ho imparato a farlo, il delicato confine che esiste tra tecnologia e mondo reale.
E questo è esattamente il messaggio che Wind vuole lanciare nel suo corto:usare la tecnologia con buon senso poiché certe sensazioni ed emozioni solo la vita reale puo' trasmettertele .



Le emocion non potranno mai sostituire l'abbraccio o il sorriso ricevuto da un amico;leggere un libro di carta non sarà mai come leggerlo in digitale, l'odore della carta, il contatto dei polpastrelli su di essa quando voltiamo pagina. Girare per il mercato, sentire il profumo dei limoni, il mormorio delle persone e le urla dei venditori non sarà mai come fare la spesa sugli e-commerce.
Un tempo facevo parte di un circolo letterario, ci riunivamo periodicamente chiacchierando sul libro del momento e non solo. Poi a causa degli impegni personali molte delle partecipanti suggerirono di spostare gli incontri on line su Skype ma per me da allora non fu piu lo stesso.
Avevo bisogno di rivolgere i miei pensieri guardando la gente negli occhi,spostarmi fisicamente da casa mia, entrando in contatto con ambienti diversi dai miei, fu allora che abbandonai il circolo letterario.

Creare il giusto equilibro e mai perdere il contatto con la vita vera, questo dobbiamo tenerlo sempre a mente!
Buzzoole